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Il 2018 rappresenta per JT Racing, la settima collezione dalla rinascita del marchio. In un mercato difficile rappresentato molto spesso da marchi con molto marketing e poca sostanza, l’azienda californiana con una storia leggendaria alle spalle, punta a fornire materiali di prima scelta e capi di alta qualità e scalare lentamente la china della popolarità con un progetto a lungo termine, atto a conquistare i suoi clienti per le caratteristiche dei prodotti e non per la pubblicità. Ripercorrere quindi la stessa strada che negli anni 80′, portò il marchio JT ad essere il leader del mercato del Motocross e da qui ad essere una leggenda.

Incredibilmente tutto ha avuto origine dai calzettoni! Colorati ed aderenti, che John e Rita Gregory, una coppia di farmacisti di San Diego, ha iniziato a produrre verso la fine degli anni ’60. La vendita dei calzettoni fu un successo ed all’inizio degli anni ’70 la famiglia lasciò la farmacia per dedicarsi al mondo del Motocross a tempo pieno. A quel punto la ditta doveva avere un nome e si era pensato a “TJ”, o “Tijuana” la città di produzione dei calzettoni, ma non suonava bene. Fu così che fu fondata la JT Racing Imports.

Il primo pilota con cui fu siglato un contratto per promuovere i calzettoni fu Joel Robert, per la somma di 100 Dollari e l’investimento diede i suoi frutti tanto che ci fu il primo distributore, la Hallmann Racing (Torsten Hallmann, fontatore di Thor). Nello stesso periodo vennero prodotti i primi pantaloni in nylon che segnarono la vera rivoluzione dell’abbigliamento da Motocross.

Nel corso degli anni ’70 JT Racing portò una serie di innovazioni nel mondo del abbigliamento da Motocross compresi guanti, pantaloni, occhiali, protezioni in genere, ginocchiere, gomitiere, tanto che alcuni dei più forti piloti si proposero per essere testimonials: Heikki Mikkola e Marty Smith.
Lo slogan dell’azienda divenne grazie a John Gregory “Surviving a crash!” Grazie ai prodotti sempre rivisti e migliorati, Bob “Hurricane” Hannah divenne pilota JT Racing e nel corso degli anni, i più grandi campioni del Motocross americano passarono da JT per firmare un contratto: Danny LaPorte, Broc Glover, Chuck Sun, più recentemente Jeff Ward, David Bailey, Ricky Johnson, Johnny O’Mara, Ron Lechien, Jean Michel Bayle e molti altri. Questi campioni facilitarono il lavoro del R&D che realizzò dei prodotti incredibilmente più innovativi rispetto a qualunque altra azienda del settore. I risultati della collaborazione portarono nei prodotti JT Racing, la pelle negli stivali, la ventilazione nel abbigliamento, il miglioramento delle protezioni.

Gli anni ’80 rappresentarono per JT una striscia incredibile di vittorie e di prodotti che hanno segnato la storia del Motocross. Nel 1983 furono realizzate le pettorine V2000 e V500, nel 1984 il casco ALS-1, nel 1986 fu realizzato il prodotto che segnò il vero e proprio cambiamento nel mercato: il casco integrale ALS-2. Ma JT Racing non è stata innovativa soltanto per la tecnologia ma anche per il design. L’abbigliamento “Pink” di Broc Glover e Jacky Vimond, la linea “Dalmatian” di Ron Lechien ed i colori fluo di Bailey portarono una ventata di colore sulle piste di Motocross. JT Racing rappresentava innovazione, stile e campioni. Tale combinazione ha lavorato incessantemente per quasi tre decenni ed ha portato JT Racing ad essere l’azienda dominante nel settore dell’abbigliamento da Motocross. Ma tutto ciò cambiò quando John e Rita Gregory a metà degli anni ’90, decisero di fermarsi, nel 2001 vendettero l’azienda e si ritirarono, mandando il marchio in ibernazione per dieci anni.
“Quando ho lasciato l’azienda a metà degli anni ’90, dove  svolgevo il compito di designer dopo la fine della mia carriera di pilota, per andare a lavorare in ESPN, pensavo che il marchio sarebbe morto e dimenticato” dice David Bailey una delle icone indimenticabili del marchio, che dopo il grave infortunio divenne designer, ricordando quei momenti “Ma ora sembra tutto diverso, il marchio è forte e risuona ancora”.